Oggi vi parleremo di un piatto che abbiamo deciso in inserire fra i nostri antipasti, per la sua bontà, nonostante non sia di origini emiliane, bensì marchigiane: LA CRESCIA SFOGLIATA.

Ma scopriamo insieme la storia e la preparazione di questo gustosissimo prodotto…

Con il nome “crescia” s’intende un tipo di focaccia un po’ particolare, tipica delle regioni Marche e Umbria, che nel tempo si è diffusa in diverse varianti.

La crescia sfogliata, che vi proponiamo nel nostro menu è originaria delle Marche, più precisamente di Urbino, è composta da farina, latte, uova, strutto, sale, pepe e più raramente burro e presenta un particolare metodo di preparazione. 
A grandi linee possiamo dire che impastati gli ingredienti elencati, il panetto ottenuto va lasciato riposare per circa mezz’ora, va poi steso per ottenere un sottile strato di sfoglia, ricoperto di strutto e avvolto su se stesso; dal rotolo ottenuto vanno poi tagliati dei tronchetti di 7/8cm, riposti in frigo e, una volta fuori, vanno stesi in sfoglie di 3/4mm. Cotta su una piastra caldissima, di argilla, ghisa o ferro per circa 3-4 minuti per lato, la pasta si sfoglia aiutata dal grasso creando la cosiddetta crescia sfogliata!

Cugina della più diffusa e famosa piadina romagnola, esse sembrano avere origini comuni riconducibili al pane in uso ai tempi in cui l’esercito bizantino era di stanza in Romagna, a nord delle Marche e nella valle umbra.
Naturalmente tale argomentazione provoca da sempre polemiche tra marchigiani e romagnoli; i primi rimangono infatti convinti che la crescia di Urbino sia più antica della piadina, la quale sarebbe solo una “parente povera” senza uova.

In effetti anche la crescia sfogliata di Urbino, così come la piadina, sembrerebbe avere una storia antica e illustre che affonda le sue origini nel rinascimento a partire dal XV/XVI secolo presso la corte dei duchi di Urbino, quando a Palazzo Ducale le tavole venivano riccamente imbandite per il piacere dei duchi di Montefeltro.
Inizialmente veniva usata da contenitore per torte di carne o di verdure, ma dal momento in cui la ricetta usci dalle cucine del palazzo, anche la semplice sfoglia divenne un amatissimo piatto per il popolo, consumato addirittura nelle festività.

Secondo la leggenda costruita intorno a questo prodotto, la sua invenzione sarebbe merito di una giovane fornaia poiché un giorno vide il sole abbassarsi più del solito, attratto dalla bellezza della città di Urbino; esso rimase però impigliato ad una delle torri del Palazzo Ducale e nel tentativo di liberarsi lasciava cadere scintille dorate. L’accaduto ispirò la giovane che decise di realizzare qualcosa che esprimesse desiderio di libertà e voglia di volare alto come il sole: da qui nacque la “crescia” e la sua particolare denominazione.

Fra le varianti concorrenti troviamo la crescia di Pesaro e Fano, di Ancona, di Macerata, di Ascoli Piceno e soprattutto quella di Gubbio, altrettanto famosa in tutto il mondo.

Vi aspettiamo per assaggiare la nostra crescia sfogliata, che accosta la tradizione Marchigiana a quella Emiliana grazie all’ottima scelta di condimenti a disposizione… Non ve ne pentirete!